Uno steccato di legno
segnava il confine.
Noi ci riposammo lì.
Ti guardavo negli occhi
e non vedevo il cielo sopra di me impallidire.
Ti guardavo negli occhi
e non sentivo il gelo
insinuarsi nelle mie ossa leggere
cristallizzarsi tra le mie piume.
Ti guardavo negli occhi
e la bianca stagione avanzava, mi circondava,
mi avvolgeva come un batuffolo di lana delicata, lieve.
Inesorabile.
Inarrestabile.
Cristallini fiocchi iridescenti,
come i coriandoli
pensavo portassero allegria.
La morte salì dalle zampe
ed arrivò al cuore
tingendo di rosso le candide piume del petto.
E lo steccato di legno
non segnò più il confine.