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Troppo lontane le
stelle
svaniscono
ad una ad una
risucchiate
nel blù della notte.
E s’abbuia il mio
cielo.
La sua coltre
mi comprime
mi opprime.
Sarà lunga la notte
…
Vagherò, a ritroso
nello spazio e nel
tempo
come un pensiero fantasma
ricalcando ogni
passo
del vissuto
trascorso
senza nulla cambiare
perché nulla si
cambia
dove non si è più reali.
Quando sulle
palpebre stanche
s’adagerà
benevolo
il sonno
m’aggrapperò ad uno
spicchio di luna
e aspetterò l’alba
l’aurora …
Ma sarà lunga la
notte …
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Merci amie Mary Grace pour le beau poème...même si la nuit se fait longue...
RispondiEliminaMerci mon ami Eric ... Je suis toujours très heureux de recevoir ton commentaires ... bon après-midi
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