Vaghi ondeggiavano i suoi desideri
tra i rossi papaveri e le spighe dorate
piegandosi duttili
al tremolio dell’estiva calura.
Il rosso gli dava piacere
l’oro ingannava il vuoto interiore.
Fatidico,
come l’ineluttabile al crocicchio,
un palpito
in quello sterminato campo fiorito
catturò il suo desìo
e lo bloccò su un raro colore.
Magicamente
tutto intorno azzurrò:
l’ondeggiare e il calore.
Lui, avido
lo volle solo per sé.
L’elise
e lo adagiò nel luogo più caro: il suo cuore.
Credendolo ormai suo e al sicuro
lì lo lasciò
per tornare a ondeggiare
duttile e vago
tra i rossi papaveri e le spighe dorate.
Il rosso, si sa, dà piacere.
L’oro inganna il vuoto interiore.
L’ineluttabile,
fatidico,
ride al crocicchio
ma eliso
un fiordaliso
muore dimenticato nel cuore.