
Troppo lontane le
stelle
svaniscono
ad una ad una
risucchiate
nel blù della notte.
E s’abbuia il mio
cielo.
La sua coltre
mi comprime
mi opprime.
Sarà lunga la notte
…
Vagherò, a ritroso
nello spazio e nel
tempo
come un pensiero fantasma
ricalcando ogni
passo
del vissuto
trascorso
senza nulla cambiare
perché nulla si
cambia
dove non si è più reali.
Quando sulle
palpebre stanche
s’adagerà
benevolo
il sonno
m’aggrapperò ad uno
spicchio di luna
e aspetterò l’alba
l’aurora …
Ma sarà lunga la
notte …
