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mercoledì 18 ottobre 2017

* Come ultrasuoni *

                                              
Tra le pareti remote del mio essere
urtandosi 
come ultrasuoni
non udibili a orecchio umano
echi confusi di suoni
si rincorrono.
Brandelli sfrangiati di parole
trascorse
che d’inquietudine
d’allegria
di nostalgia
mi immalinconiscono.
Vorrebbero ricongiungersi
riunirsi in un pensiero
ma lo spazio-tempo
è un paradosso
un non-luogo
che si ripiega e si dilata
creando e disgregando:
un battito che pulsa
contro cui stanche e logore
cozzando all’infinito
le parole
si frantumano.
      
                                                                

sabato 14 ottobre 2017

* Monoliti *

Parole di polvere
e pietra.

Monoliti
senza tempo
che nella terra antica
mi trattengono.

Nell’arcano linguaggio
sussurrano
quello che ogni porta del cuore
sa oltrepassare.

Proiezioni
ai cui piedi, prostrata
non so sfuggire.
                                                      


sabato 7 ottobre 2017

* Di broccato e velluto *


Consunto
il manto
che di broccato e velluto
mi incoronava
Regina.

Stracciato
lungo irte salite
lacerato
in scoscese distese.

Lembi di sicurezza
stracci di verità
artigliati
dai bramosi rami della superbia
dai logoranti rovi della pazienza
dalle taglienti pietre dell’indifferenza.

Nuda, all’orizzonte
non mi volto più a guardare.

Piango
 con gli occhi della mente
i brandelli
della mia disfatta identità
rimasti impigliati
laggiù
tra le schegge
pungenti 
       dell’amore 
        frantumato.