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Da onirici venti
sferzati
immagini, sensazioni,
ricordi
come grani di sabbia
s’inseguono,
mulinellano
s’addossano,
d’attimo in attimo
mutando
lo sconfinato etereo
paesaggio
ch’io mi illudo
chiamare
sicurezza.
… dune i suoi seni
che si sovrappongono
ai miei …
… solchi i vuoti
incolmabili
di cose trascorse …
E dune e solchi
alterando cangianti
l’effimera
evanescente linea
mi disorientano, mi
confondono.
L’orizzonte laggiù,
come miraggio nel
deserto,
potrebbe anche essere
un inganno.
La traduction en français n'est pas parfaite...mais même ainsi ton poème est superbe. Félicitations Mary Grace.
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