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sabato 17 settembre 2016

* Dune *

                                                              
Da onirici venti sferzati
immagini, sensazioni, ricordi
come grani di sabbia
s’inseguono, mulinellano
s’addossano,
d’attimo in attimo
mutando
lo sconfinato etereo paesaggio
ch’io mi illudo chiamare
sicurezza.

… dune i suoi seni
che si sovrappongono ai miei …
… solchi i vuoti incolmabili
di cose trascorse …

E dune e solchi
alterando cangianti
l’effimera
evanescente linea
mi disorientano, mi confondono.

L’orizzonte laggiù,
come miraggio nel deserto,
potrebbe anche essere
un inganno.

     
     


1 commento:

  1. La traduction en français n'est pas parfaite...mais même ainsi ton poème est superbe. Félicitations Mary Grace.

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